IL DOTTOR AZZECCAGARBUGLI

IL DOTTTOR AZZECCA GARBUGLI

Il signor dottor… come si chiama” è “altoasciuttopelato, col naso rosso, e una voglia di lampone sulla guancia

Il dottor Azzeccagarbugli, come è indicato nel romanzo “Azzecca-garbugli“, è una figura minore, ma molto emblematica.
È un avvocato che vive a Lecco ed è intimo amico di don Rodrigo, nonché suo compagno di bagordi e complice delle sue prepotenze a cui trova spesso delle scappatoie legali.
La troviamo nel capitolo III, quando su indicazione di Agnese, dopo che il matrimonio è saltato perché Don Abbondio è stato minacciato dai Bravi, a Renzo viene suggerito di andare “a Lecco” a cercare dell’avvocato, con la speranza che potesse trovare una soluzione.
L’avvocato è presentato come un personaggio buffo e sgraziato, quasi un carattere da commedia (e infatti il suo colloquio con Renzo nel cap. III è una sorta di “commedia degli equivoci”), che rappresenta il decadimento e il degrado della giustizia nel XVII secolo; è anche l’esempio di un vile cortigiano e di un parassita che sfrutta don Rodrigo, mettendosi al servizio dei suoi propositi delittuosi.

Ovviamente Azzeccagarbugli “è un soprannome. (…) Lo chiaman tutti a quel modo“, allude alla presunta capacità di sbrogliare le questioni giudiziarie), mentre il vero nome dell’avvocato non viene mai fatto.

Nelle prime edizioni del romanzo, è chiamato dottor Pettola e dottor Duplica.
Si presti attenzione ai particolari che lo scrittore ha scelto per avere ben chiaro la figura di questo personaggio: uomo di legge, non molto curato, di media età, circondato da libri, polvere e potere. Lo stesso potere del quale è umile servitore, infatti non aiuta in alcun modo Renzo, appena sente proferire il nome di don Rodrigo.

Renzo definirà poi il legale “signor dottor delle cause perse” (cap. V), espressione divenuta in certo modo proverbiale a indicare un avvocaticchio di scarso valore.

AZZECCAGARBUGLI

“Mr. Doctor … as he is called” is “tall, dry, bald, with a red nose, and a raspberry craving on his cheek”

He is a lawyer who lives in Lecco, a friend of Don Rodrigo, a companion of revelry and an accomplice in his bullying, to whom he often finds legal loopholes.

 

Obviously Azzeccagarbugli “is a nickname. ”

“Everyone calls him that way”, (it alludes to the alleged ability to unravel judicial matters), while the real name of the lawyer is never mentioned.

 

Renzo will then define the lawyer “Mr. Doctor of lost causes”, an expression that has become in a certain way proverbial to indicate a lawyer of little value.

AZZECCAGARBUGLI

“Herr Doktor … wie heißt er” ist “groß, schlank, kahl, mit einer roten Nase und einem „Verlangen“ nach Himbeere auf seiner Wange”

Er ist ein Anwalt, der in Lecco lebt, Freund von Don Rodrigo, Gefährte der Feierlichkeiten und Komplize seines Überhebligkeit , zu dem er oft rechtliche Schlupflöcher findet.

Offensichtlich ist „Azzeccagarbugli“ ein Spitzname. ”

„Sie nennen ihn alle so“ (er spielt auf die angebliche Fähigkeit an, juristische Angelegenheiten aufzuklären), während der richtige Name des Anwalts nie benutzt wird.

Renzo definiert den Anwalt dann als ” Herr Doktor der verlorenen Klagen “, ein Ausdruck, der in gewisser Weise sprichwörtlich geworden ist, um auf einen Anwalt von geringem Wert hinzuweisen.

 

AZZECCAGARBUGLI – ATTRAPEBABIOLE

« Monsieur le docteur …… comme on l’appelle » est «  grand, fin, chauve, avec un nez rouge et une tache de naissance de couleur framboise sur la joue ».

C’est un maître qui habite à Lecco, amis de Don Rodrigo, copain de méfaits, complice de ses arrogances auxquelles il trouve souvent des échappatoires légales.

Évidemment Azzeccagarbugli « est un surnom. Tout le monde l’appelle ainsi. Cela se réfère à sa capacité présumée à démêler les questions judiciaires » mais son vrai nom n’est jamais prononcé.

Renzo finira par le décrire «  Monsieur le docteur des causes perdues » expression devenue en quelque sorte célèbre pour illustrer un petit maître de rien du tout.

“Fate a mio modo, Renzo; andate a Lecco; cercate del dottor Azzecca-garbugli, raccontategli… Ma non lo chiamate così, per amor del cielo: è un soprannome. Bisogna dire il signor dottor… Come si chiama, ora? Oh to’! non lo so il nome vero: lo chiaman tutti a quel modo. Basta, cercate di quel dottore alto, asciutto, pelato, col naso rosso, e una voglia di lampone sulla guancia.”

 

PROPRIETARIO: Anania Michele
INDIRIZZO: P.zza S.Antero
ILLUSTRAZIONE: Capitolo II
FRASE: “quel dottore alto, asciutto, pelato, col naso rosso”